Cos’è sta roba?

Salve lettori,
Ci scusiamo di nuovo per il fatto che non siamo stati costanti nell’inserire articoli in questo periodo, ma comunque siamo tornati oggi per inserirne uno nuovo. Allora, vorrei fare una brevissima premessa, questi che leggerete sono pensieri e solo pensieri, li possiamo definire anche ragionamenti assurdi che a volte faccio. Non prendete nulla sul serio e per comprendere bene il testo dovrete leggerlo fino alla fine. Nulla è ciò che può sembrare.

Molte volte penso a quanto potrebbe essere bello questo mondo se non avessimo tutti questi problemi; altre volte che questa realtà non mi sembra vera, mi sembra così assurda, insensata, quasi come se fosse solo un sogno, o anzi, un incubo. Invece volente o nolente è la realtà, una cruda e orribile realtà che io, tra qualche mese, dovrò affrontare in prima fila. A volte mi chiedo se sono io superiore a queste cose o se sono loro superiori a me. Comunque sia, ci sono delle che ancora non riesco a capire, ma non cosa sono,bensì perché esistono. Sono due domande ben diverse.

Da quando ho iniziato ad entrare in contatto con il mondo degli adulti, ho notato che non è come ho sempre pensato che fosse, bensì che è peggio di di quello dei bambini e di quello di molti miei coetanei. Pensavo che nel mondo degli adulti non si manifestasse quel modo di porsi rozzo, per non dir maleducato tra le persone. Invece esiste ed è comunissimo. Quando una persona è posata o comunque non parla di cose sporche ed è in mezzo agli amici, vuol dire che sta dando il buon esempio a qualcuno e che quindi colui che vediamo non è il vero lui. Poi se parliamo di parolacce, la situazione è circa la stessa.

Quante volte i nostri genitori ci dicono di evitare di dire parolacce?!?!?! Beh, sempre! Ma dov’è il senso di dircelo, quando sono proprio loro ( gli adulti in generale) a dirle? Anch’io sostengo ciò che ci dicono i genitori, ma se a volte ci sfugge una parolina non molto gradevole, non sgridateci, perchèé questo lo si può paragonare ad un diavolo che dice al suo diavoletto più piccolo di comportarsi da angelo, cioè: Inizia tu intanto! In più, comportarsi da angeli nell’inferno è svantaggioso. Stessa cosa qua, nel mondo, all’esterno. Questo mondo è un Inferno incomprensibile e se ti comporti da angelo rischi di essere schiacciato in due modi:
1. Letteralmente
2. Ti omologhi a gli altri, facendo soccombere i tuoi buoni principi angelici
Dante nella Divina Commedia disse: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”, secondo me doveva dire “Lasciate ogni speranza, voi che nascete”. In questo mondo bontà e giustizia, se non sono ben finanziati, non vengono accettati, ma solo furbizia e astuzia.

Per anni ho tentato di essere qualcuno che non esiste, seguendo principi che nessuno segue, ma che io credevo fossero parte dell’essere adulto e forse, se io avessi continuato ad essere buona, onesta e giusta con tutti, sarebbero diventati anche miei. Però tutti quei principi che i credevo avessero tutti gli adulti, in realtà sono principi per essere un angelo (argomento che tratterò nel prossimo articolo).
Insomma ambivo a diventare un angelo. Subivo ingiustizie, dispetti e angherie in silenzio, tanto sapevo che dì, il destino, mi avrebbe fatto giustizia verso quelle persone, magari rivoltandogli contro la stessa pena che avevano fatto subire a me. Invece non è così. Il destino non ci salva, dobbiamo salvarci da soli e porci alla pari dei nostri avversari. Gli angeli non vinceranno mai contro i diavoli (e con ciò non sto sostengo ciò in cui i diavoli credono, è un articolo insensato) semplicemente perché la astuzia non fa parte di loro. Quindi se una freccia gli saettasse , loro non sarebbero così furbi da schivarla, ma se la lascerebbero trafiggere dritta verso il cuore e soffrirebbero il dolore in silenzio; tanto sanno che essendo eterni quel dolore gli passerà e loro torneranno ad essere come prima. Pensano che il destino sia sempre a loro favore, ma a volte può cambiare e scegliere di farli morire pur essendo angeli. Quindi possiamo dire che ne Satana ne Dio comandano, ma il Destino, che non è schierato ne dalla parte del bene ne da quella del male, però è neutrale. Allora a volte sceglie la giustizia a volte l’ingiustizia ed una volta scelto chi far vincere, non torna più indietro a riesaminare la sua scelta come crediamo faccia noi esseri umani. Siamo noi quelli che dobbiamo scegliere se difenderci o no. Il bene e il male non esistono, ciò che esiste sono solo il momento e il nostro futuro che prosegue solo grazie alle nostre scelte. E anche se rimanessimo fermi senza pronunciare parola, beh, anche quella è una scelta. Abbiamo scelto di star fermi, non fare nulla, non vivere. Dante pose nel Antinferno gli Ignavi ossia coloro che non avevano scelto di schierarsi ne dalla parte del bene ne da quella del male, solo dove gli conveniva in quel momento. E Dante li pose lì, nel Antinferno perché se si fossero trovati nel vero Inferno, gli altri dannati si sarebbero sentiti molto più fortunati di loro. Infatti Dante nei primi cerchi pose i peccati da lui ritenuti più gravi, mentre negli ultimi, quelli più vicini al Purgatorio, quelli meno gravi. Ragion per cui, secondo Dante gli Ignavi erano i dannati peggiori, ma comparando ciò con quello che stavo analizzando prima ossia gli Ignavi che non scelgono di stare ne dalla parte del bene ne da quella male sono dannati, allora anche il nostro destino, che è ciò potremmo diventare, lo è, perchè nemmeno lui sceglie una parte da cui schierarsi sempre. Quindi in poche parole, sia che scegliamo di seguire il bene, sia se noi scegliamo di seguire il male, le nostre vite sono dannate fin dall’inizio.
MA quindi esistono il bene e il male?
E tu cosa sostieni, il bene o il male?
Beh, io sostengo il bene, ma come ho detto prima, è difficile per un angelo sopravviva nel Inferno. Poi come disse Pirandello, uno, nessuno, centomila. Quindi io sostenendone una è come se non ne sostenessi nessuna come tutte. Perché dopotutto queste distinzioni esistono solo per noi mortali, per l’eterno destino invece no. A noi servono per riuscire a convivere con le altre persone, infatti senza di quelli, nulla sarebbe ciò che è ora. Mentre il destino che vive solitario come un eremita, non ha bisogno della dualità e dei principi. Non gli servono! Di conseguenza è colui che sceglie come far proseguire la nostra vita, ed è imprevedibile proprio perché non si schiera mai.

Come ho detto prima, questo mondo è un Inferno e tu per sopravviverci devi essere astuto e ingiusto. Gli angeli sono destinati a grandi cose e ad incontrare persone come loro, forse solo i più forti riescono a sopravvivere qua con noi.